Le creazioni dei grandi chef
GUALTIERO MARCHESI
LA CULTURA DEL BUONO E LA CURA DEL BELLO
Nessuno come Gualtiero Marchesi ha saputo interpretare la tradizione per produrre innovazione e insegnare che la gastronomia è una vera e propria arte applicata fatta di gusto e di estetica.
L’alta cucina italiana e quella internazionale devono moltissimo al suo talento, alla sua inesauribile dedizione e al suo modo unico di orchestrare l’esperienza del cibo.
Sono merito suo e del suo celebre “Risotto, zafferano e oro” anche la riscoperta e il rilancio mondiale dell’antica usanza di decorare i piatti con l’oro alimentare.
L’inventore della grande cucina
Gli sono state attribuite così tante stelle Michelin che a fine carriera si è sentito in dovere di restituirle tutte e in diritto di non sottoporsi più al giudizio di nessuno. Unico e inimitabile, Gualtiero Marchesi è unanimemente riconosciuto come uno dei pochi incontestabili principi dell’alta cucina.
Dopo gli inizi nell’albergo di famiglia e il perfezionamento in alcuni dei templi della gastronomia francese, ha aperto ristoranti che fanno parte della storia dell’arte culinaria e guidato cucine nelle quali si sono formate intere generazioni di chef.
L’educazione del gusto
“La cucina è di per sé scienza, sta al cuoco farla divenire arte”, amava ripetere. Un’arte totale, da cui nulla era escluso o lasciato al caso. Gualtiero Marchesi sceglieva e progettava personalmente anche pentole e piatti, posate e bicchieri, affermando con la pratica l’idea di una cucina totale, fatta tanto di gusto quanto di estetica. Per custodirne la memoria e tramandarne l’eredità è stata costituita la Fondazione Gualtiero Marchesi di cui Giusto Manetti Battiloro è socio sostenitore. Nel 2021 è stato avviato un progetto pluriennale di collaborazione, focalizzato sull’impiego dell’oro alimentare Gold Chef nell’alta gastronomia.